Giovedì Il 14 Giugno 2018 si è svolto nella sede del Circolo PD di Monte Porzio Catone, in via Verdi 21, un confronto di idee e proposte su nuovi percorsi da intraprendere.
In apertura il saluto del Segretario del Circolo Francesco Vescovo e l'intervento introduttivo del prof. Renato Santia (v. interventi su Fb Circolo PD Monte Porzio Catone) hanno dato vita ad un interessante dibattito con i numerosi partecipanti che hanno affollato la sede di Via Verdi. Numerosi gli spunti e le proposte; tra questi vogliamo segnalare l'intervento appassionato sul tema "Un nuovo PD per una nuova Era" del giovane Federico Cupellini che costituisce un valido compendio su quanto è emerso nel corso della serata.
"Riguardo alle sorti future del Partito Democratico resto pienamente fiducioso, ma allo stesso tempo non posso fare a meno di far emergere le criticità organizzative e comunicative  e i rischi che questa sconfitta elettorale può portare. Il rischio maggiore è che il PD si chiuda su se stesso incapace di essere alternativo alle altre forze politiche ma capace solo di criticare gli altri. La sinistra ha già vissuto un processo simile negli anni in cui al governo c'era Berlusconi e l'unica vera proposta della sinistra era l'antiberlusconismo acceso. Io mi rifiuto di votare un PD capace solo di essere "anti qualcuno", al giorno d'oggi anti-populista, anti-grillino o anti-salviniano. Un partito come il nostro deve recuperare a tutti i costi un'essenza propositiva e alternativa agli altri senza dover ricorrere all'infamanti tecniche della diffamazione o del criticare a priori. Ma la domanda è come si fa a essere propositivi? Per esserlo è necessario cambiare completamente classe dirigente. Abbiamo bisogno di una nuova direzione: giovane, onesta, competente, capace di raccogliere consensi in tutti i settori della società e che sia in grado di creare una strategia di comunicazione efficace che passa da un maggiore coinvolgimento del partito sui social, oggi vero e proprio luogo di scontro politico, a una capacità maggiore di capire i problemi delle comunità e i problemi giornalieri della gente comune. Quest'ultimo proposito è realizzabile solo se il partito torna ad ascoltare le persone e a portare soluzioni ai loro problemi. Dove la prendiamo questa nuova classe dirigente? Nel breve termine dal partito stesso concedendo spazio alle tante personalità valide del partito oggi relegate a posti secondari per colpa di una dirigenza che ha preferito la fedeltà assoluta alla competenza; mentre nel medio-lungo termine dalla sezione giovanile del Partito (Giovani Democratici) che deve essere riformata al fine di non essere solo il pappagallo del segretario del PD ma un'organizzazione viva, immersa nel paese e autonoma. Insomma investiamo sulle persone competenti e cerchiamo di creare una classe dirigente futura informata, compatta e capace di cogliere i cambiamenti della nostra società. Questa forza politico-culturale sarà la Forza della Verità e della Speranza feconda di soluzioni ai problemi veri e aperta mentalmente in grado di opporsi alle Forze della Paura, della disinformazione e della propaganda spiccia".

 

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