Domenica 23 Marzo il PD di Monte Porzio Catone ha incontrato i cittadini nel comprensorio “Valleverde” di Via Silio Italico, in fondo a via delle Cappellette. 
Sono emerse in particolare due gravi problematiche: una riguardante lo sbancamento della collina alle spalle del comprensorio ed una relativa al condotto fognario.
Lo sbancamento (come si osserva dalla foto riportata di seguito) è stata effettuato circa un mese fa da una società cooperativa per sondare la presenza di eventuali reperti archeologici in vista di una nuova edificazione da effettuare dietro il comprensorio Valleverde.
Durante questi sondaggi sono strati eseguiti scavi asportando terra e creando cumuli di terreno senza aver preventivamente messo in sicurezza la zona sottostante, se non circondando gli scavi con una recinzione in plastica. Con le recenti piogge, la terra di scavo lì chiaramente rimasta, è franata trascinando l'esigua recinzione verso le abitazioni. L’apprensione degli abitanti nella vallata ai piedi della collina è legittimata dal ricordo di quanto accadde anni addietro quando, a causa delle piogge, uno sbancamento di terra (effettuato per la costruzione di villette  sulle pendici della collina), arrivato ai confini degli abitati e mai rimosso, aveva provocato allagamenti e frane di terra fin nei giardini delle case, come si vede dalle immagini che seguono.  
Oggi c’è il timore che possa nuovamente ripetersi quella situazione vista la pericolosità data già dai sondaggi archeologici ed ancor più da nuove costruzioni. Come ci dicono abitanti di Valleverde, è stato fatto un esposto ai vigili urbani che hanno redatto un verbale con foto per l'ufficio tecnico del Comune, che ad oggi continua ad ignorare  la segnalazione.
L’altro problema grave è il collettore fognario per la raccolta delle acque reflue e meteoriche coperto che scende lungo la collina, costeggiando le costruzioni recenti (e che prosegue ad di sotto del comprensorio Valleverde). Ebbene, proprio a ridosso delle villette che guardano la collina a livello dei giardini, è presente un manufatto fognario (contiguo ai muretti di recinzione) praticamente a cielo aperto essendo coperto solo da una grata (per l’intervento autonomo di un volontario), dal quale nel periodo estivo puntualmente salgono miasmi insopportabili. A seguito di un esposto fatto nell’estate del 2013 fu effettuato un sopralluogo da parte del responsabile dell’ufficio tecnico del comune, il quale in quella occasione sostenne che non si sentivano odori, ma successivamente non verificò se il problema persisteva.
Gli abitanti della zona lamentano l’assenza di qualsiasi attenzione e presenza da parte del Comune che li ha letteralmente  abbandonati di fronte a situazioni gravi, non solo di fastidio,  ma anche nocive per l’incolumità e la salute delle persone.

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