Il Circolo del Partito Democratico di Monte Porzio Catone saluta con gioia la vittoria del giovane Gabriel Boric, di soli 35 anni, leader della coalizione di sinistra “Pacto Apruebo Dignidad”. Oggi è una bella giornata, il nuovo Presidente cileno ha superato, al ballottaggio, di oltre 10 punti percentuali, il candidato di estrema destra José Antonio Kast, nostalgico della dittatura fascista di Pinochet e figlio di un nazista tedesco. L’ombra di quel tragico periodo storico non è mai completamente svanita nel Paese sudamericano; il Cile, dalla caduta di Pinochet in poi, ha sempre mantenuto politiche socioeconomiche ancora in linea con il modello che fu imposto dalla dittatura. Ma il Paese di fatto ha iniziato a incamminarsi verso una nuova era più progressista. Come ricordiamo, nell’ottobre 2019 milioni di Cileni scesero in piazza per protestare contro le profonde disuguaglianze della loro società. Come risultato si giunse a un referendum su una nuova Costituzione, per abolire quella di Pinochet. A novembre 2020 sono tati scelti i componenti dell’Assemblea costituente, dove hanno prevalso candidati indipendenti o di sinistra. Ma un’ombra funesta è tornata ad allungarsi, quando Kast si è candidato con l’estrema destra alle presidenziali, vincendo al primo turno. Kast si oppone ai diritti fondamentali di pari opportunità per tutti i cittadini, è omofobo, anti-femminista e vuole fermare l’immigrazione. Un profilo non dissimile da esponenti della nostra destra, sovranista e reazionaria, fascista … questo teniamolo bene a mente.
Guardiamo con grande speranza al nuovo Presidente, che ha già una lunga carriera politica dietro di sé: ex leader studentesco, è stato eletto per due mandati alla Camera. Boric si è posto a capo di una coalizione di sinistra, che propone di rafforzare il ruolo dello Stato per garantire diritti fondamentali, quali l’istruzione e la salute gratuita. Non solo, durante la sua campagna elettorale ha detto di voler migliorare i servizi pubblici, aumentare le tasse per i più ricchi, avviare una grande lotta all’evasione fiscale, aumentare la pensione minima e rafforzare l’uguaglianza di genere. Un programma che è vicino alle persone, che ha contribuito a far crescere l’affluenza alle urne (raggiungendo quasi il 55% degli aventi diritto, un vero record nel Paese sudamericano) … anche questo è da tenere a mente.
Ci auguriamo che, grazie all’ampio consenso raggiunto (circa il 56 % dei voti) con la sua coalizione di sinistra e progressista, Boric riesca a imprimere una forte impronta democratica al Cile; Paese geograficamente lontanissimo, ma vicinissimo a noi sin dai tempi di Allende, a cui guardammo con grande ammirazione, e poi della dittatura di Pinochet, che indusse in noi orrore e grande apprensione, durante la quale l’Italia accolse diversi rifugiati cileni.
Come ha detto il nuovo Presidente “La speranza ha vinto sulla paura”; che il suo sia un grande esempio per tutti noi.
Mario Ciraci, segretario del Circolo PD di Monte Porzio Catone

 

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