Facendo seguito alla richiesta del Segretario Enrico Letta, è in svolgimento, fino a fine marzo, una campagna di discussione nei Circoli PD territoriali sui punti del programma enunciato all’assemblea nazionale dal Segretario.
Il Circolo di Monte Porzio Catone ha risposto il 21 marzo scorso con un'ampia e interessantissima consultazione online dei propri iscritti il 21 marzo scorso. L'Assemblea è stata ricchissima di contributi e di spunti.
In sintesi, i punti sviluppati nel corso del dibattito:
Nessuno si salva da solo: salute, scienza, cooperazione dopo l’anno più buio
Salute, scienza e cooperazione senza dubbio prioritarie, con esse l’Ambiente deve essere al centro dell’attenzione e vedere convintamente il PD protagonista. La questione ambientale e la crisi climatica sono anche strettamente legate alla crisi pandemica, che ha messo in evidenza la nostra fragilità di fronte alla Natura. Ed è giusto che energie e contributi economici rilevanti siano destinati alla difesa dell’Ambiente e anche all’informazione e all’educazione di noi cittadini.
Auspicata la Riforma del Titolo V che restituisca alla Stato il controllo di alcune materie, o almeno di alcuni aspetti particolari ed eccezionali, tipo le pandemie. In particolare: Riduzione dell’autonomia regionale in materia sanitaria.
Un abbraccio tra giovani e anziani: per un nuovo patto tra generazioni
Ripensare il patto generazionale in termini sociali. Tra gli over 65 si trova la parte più ricca del paese che, avendo reddito fisso, ha subito molto meno la crisi. Tagli alle pensioni più alte è un’idea coraggiosa ma necessaria a diminuire il peso dei contributi che aggrava lavoratori e imprenditori per avere più crescita, meno precarietà e meno disoccupazione giovanile.
Divari di genere, le donne al centro della nuova agenda democratica
La "parità di genere" non deve più essere un problema. Oggi abbiamo una Segreteria paritaria, domani non dovremo più parlarne perché dovrà essere culturalmente e realmente superato nei fatti. Sul sostegno alle donne, soprattutto alle madri, occorre inventare qualcosa perché le misure finora adottate non hanno funzionato: occorre potenziare le strutture scolastiche affinché i bambini possano essere, su richiesta, curati anche al di fuori dell’orario curricolare in continuità educativa e didattica con quanto insegnato nelle ore obbligatorie. Esistono molte iniziative a livello locale, ma vanno normate e organizzate meglio.Verificata la costituzionalità, si potrebbe proporre di obbligare i padri a prendere lo stesso numero di giorni di aspettativa delle madri per motivi familiari (malattia dei figli, permessi 104, ecc.).
Promuovere e sostenere un cambiamento culturale nei rapporti uomo/donna e un ripensamento del ruolo della donna nella società. Iniziare questo percorso dalla scuola, ma anche attraverso trasmissioni televisive, pubblicità, media e tutte le forme di comunicazione possibile. Favorire e premiare una maggiore condivisione del lavoro di cura dei figli e degli anziani.
Partecipazione e il binomio “anima-cacciavite”: il nostro nuovo approccio
Finalmente si torna a parlare di spalancare le porte del Partito a tutta la società. Quello che è mancato negli ultimi tempi. Dobbiamo far riconoscere a tutti la nostra identità politica, culturale e sociale, per troppo tempo tenuta nascosta per gli interessi personali e autolesionistici di alcuni nostri rappresentanti in Parlamento. Il Circolo come strumento principale di punto organizzativo dell'attività politica sul territorio. Centro operativo per i gruppi, i responsabili dei vari progetti operativi, le forme associative legate a progettualità. Punto di riferimento anche per associazioni democratiche che non abbiano sedi proprie. Centro di iniziative anche conviviali o di circoli culturali. Non aver paura a mettere a disposizione le chiavi a chi voglia fare iniziative. « Anima e cacciavite » nei fatti, non solo a parole.
Voto ai sedicenni e Università Democratiche: il PD partito dei giovani
La formazione all’interno del partito deve essere completamente ripensata e le Università democratiche potrebbero essere l’occasione giusta per ricostruire un programma formativo della nostra classe dirigente locale e nazionale a partire dai giovani. Oltre che per un livello di formazione di vera scuola politica, si deve pensare a una formazione culturale tra generazioni. Un ruolo specifico può essere quello di chi sia stato già amministratore a vari livelli, con esperienza politica e sociale, in collaborazione anche con esperti culturalmente preparati. La proposta va portata a chi si pensa che voglia impegnarsi, soprattutto per giovani, e che si possa candidare in elezioni locali. L'attività non deve essere però localistica o campanilistica ma territoriale e a livello intercomunale.
Non pienamente convinti sul voto ai sedicenni. Che vada in porto la Riforma di equiparazione dell’elettorato attivo e passivo tra Senato e Camera.
Insegnare, il mestiere più bello del mondo
Più meritocrazia nelle carriere dei docenti e una riforma del sistema educativo che aumenti gli spazi per le materie scientifiche sono passi obbligati per un’istruzione adeguata al mondo contemporaneo.
"Competenze trasversali". L'interdisciplinarietà nella preparazione dovrebbe essere realizzata anche elaborando una riforma scolastica che conduca gli anni giovanili ad essere formati in tal senso.
Il PD dovrebbe collaborare di più con gli ambienti universitari e i centri di ricerca scientifica, presenti in ogni regione, così come in questo nostro territorio. Spetta anche a noi invitare ricercatori, studiosi, esperti, scrittori e intellettuali, a promuovere incontri nei circoli e invitare giovani studenti a partecipare.
Non siamo il partito del potere
IL LAVORO e la LOTTA alle INGIUSTIZIE devono essere realmente al centro dell’agenda politica: Non é possibile che i colossi, come Amazon Google ecc., paghino 1 € di tasse, mentre le nostre medio-piccole imprese sono tartassate e fanno fatica a restare in vita, é vero che i colossi danno lavoro, ma devono pagare le giuste tasse!
E Non è possibile che gli operatori AEC non siano riconosciuti e internalizzati nel MIUR , ecc.. Quella dei disabili in questo ultimo anno è stata una delle categorie più dimenticata. Ci auguriamo che si facciano politiche mirate per loro, non solo parole. Ne abbiamo già sentite troppe. Per far star bene i disabili si deve pensare anche alle loro famiglie e a coloro che lavorano per e con loro. Circa i problemi della categoria degli assistenti educativi, purtroppo anche la Sinistra e i Sindacati hanno lasciato che a condurre una battaglia per gli AEC fosse la Destra di Giorgia Meloni.
Chi si occuperà poi delle lavoratrici e lavoratori che andranno a spasso una volta cessato il blocco dei licenziamenti?? Il PD deve mettere in campo un piano di recupero di questi lavoratori altrimenti rischiamo che siano preda della Destra e dei populisti!!
Un nuovo centrosinistra
Serve una politica delle alleanze in un nuovo Centro Sinistra; in un campo di forze di sinistra, popolari e progressiste per un programma serio su punti basilari e poi un accordo e confronto serio con M5S. Letta non ha parlato di una alleanza tra PD e 5stelle ma bensì dell’alleanza di un nuovo Centrosinistra con i 5stelle.
Il vero pericolo è la Destra populista e sovranista: serve un Partito unito che punti a vincere le elezioni, in un'ampia coalizione. Su alleanza con il M5S qualche iscritto auspica cautela o netta contrarietà: troppe differenze, non è certo che un’allenza con loro sia veramente vantaggiosa.
C'è chi è pienamente favorevole ad una convergenza con il M5S, del quale ha riconosciuto, fra tanti difetti di impostazione, lo spirito innovativo. Si auspica che si recuperi quel che il Partito ha perso a sinistra, innescando un processo evolutivo, altamente creativo, che ridefinisca un soggetto politico veramente attrattivo per tutti coloro che si sono allontanati e per le nuove generazioni.
Ok alle alleanze perchè DA SOLI non si governa.
Sui comportamenti più che la parola «radicali», che sottintende intolleranza e inflessibilità, «determinati» pur nel rispetto delle diversità altrui.
Il governo Draghi
Il Governo Draghi è il nostro Governo? Allora non va bene si sia ceduto alle pressioni della Lega e si sia fatta la rottamazione delle cartelle fiscali che non è altro che un condono.
Per una società più inclusiva: Ius soli, sostenibilità, protezione dei vulnerabili
I temi “alti” devono essere nell’agenda politica, ius soli, parità di genere, ecc … così come tutte le necessarie riforme; sono battaglie che si devono condurre in Parlamento; questo Governo è una parentesi, deve fare ben altro.
Ius Soli:Il PD sia promotore  e protagonista, ne faccia una questione centrale perché ci distingue dalle altre forze politiche. I nostri bambini vivono nel multiculturalismo e chi nasce e fa un percorso qui deve aver gli stessi diritti degli altri. Lo ius soli è una scelta coraggiosa che non può più essere rimandata. Troppi bambini e ragazzi pagano un prezzo altissimo per non essere considerati italiani pur essendo nati nel nostro paese. Basterebbe farsi un giro nelle aule scolastiche per capire, quanto spesso soprattutto nelle pratiche burocratiche vengano lasciati fuori. Alcuni di loro non hanno potuto prendere, in questo periodo di pandemia, un PC in comodato d'uso perchè tra i requisiti richiesti vi era la voce, "cittadinanza italiana". Non ci si può limitare ad aspettare che ci sia una maggioranza di voti favorevoli per una proposta di legge in Parlamento o a dire “non è il momento”. I nostri bambini vivono nel multiculturalismo e chi nasce in Italia e fa un percorso deve aver gli stessi diritti degli altri. Un parere diverso: sullo Ius Soli la ricerca di una posizione comune europea è opportuna anche perché un cittadino italiano diventa di fatto anche cittadino europeo, e poi non c'è una maggioranza in Parlamento per far approvare un testo audace su una problematica che, in questo momento, non viene percepita come una priorità dagli Italiani..
Un altro: preferire lo Ius Culturae magari abbassato a 16 anni.
Next Generation EU per ripartire
N.G.EU soprattutto su Turismo e Ricerca Integrata: Turismo, con tutto ciò che ruota intorno (beni culturali, reti di comunicazione e infrastrutture strutture ricettive e di accoglienza, concerti e spettacoli, ecc.) tenendo presente che gli imprenditori possono delocalizzare tutto, ma non le bellezze artistiche e naturali. Ricerca Integrata tra strutture pubbliche (principalmente Università ma anche scuole superiori, Regioni, Comuni) e aziende private su progetti riconosciuti di interesse nazionale, con finanziamento misto pubblico-privato.
In aggiunta: in questo momento storico dobbiamo avere più coraggio: bisogna parlare di nuovo e senza paura di una sorta di PATRIMONIALE, è giunto il momento che chi ha di più deve dare di più; se il PD vuole presentarsi come forza di Sinistra deve farlo!! Altro parere: Piuttosto che la Patrimoniale, che colpirebbe sempre i soliti che pagano le tasse, è necessario abbassare l’evasione fiscale attraverso una maggiore detraibilità delle spese sostenute.
L’economia della condivisione e il rafforzamento dei corpi intermedi
Mirare alla socializzazione del capitale e delle strutture produttive. Su questo occorre organizzarsi nella rivendicazione anche insieme ai sindacati.
Rapporto con i territori: il partito della prossimità
I Circoli sono l’unico collegamento con il territorio e ascoltano il territorio; ma a loro volta i Circoli non chiedono di essere solo “consultati” ma “ascoltati”. Serve un Partito che sia in grado di ascoltare le richieste delle persone, dei più fragili, di coloro che la dura emergenza sanitaria ancor più lascia per ultimi. PD Partito di prossimità e per tornare ad esserlo, i circoli devono essere sempre aperti, con gli iscritti, i membri dei direttivi pronti ad ascoltare le idee, i suggerimenti le proposte che vengono dalla nostra gente per poi coordinarle, organizzarle e riportarle a coloro che ci rappresentano in Parlamento.
Come farlo? Con l’impegno costante, forte, creativo, di tutti donne uomini giovani che vogliono collaborare insieme per la crescita del paese. Attraverso iniziative culturali, seminari, sociali e ludiche con lo scopo di ascoltare per essere Ascoltati
La Conferenza sul Futuro dell’Europa per una nuova Unione
Va bene la cittadinanza a Patrick Zaki, ma è l’ora di prendere seriamente provvedimenti nei confronti dell’Egitto e di altri stati “canaglia” cominciando con la sospensione della vendita di armi, l’irrigidimento delle relazioni commerciali, una maggiore pressione internazionale. Dobbiamo passare dalle parole ai fatti.
Il digitale: trasversale a economia, società e politica
"Il ruolo della rete". È bene che si sia dato il via alla forma di "radio". È bene che ci sia la possibilità di seguire i lavori della direzione anche in streaming. Ma serve anche che ci sia consultazione degli iscritti, anche sulla base di una piattaforma, per decisioni politiche delicate.
Che partito: leaderistico, orizzontale o democratico?
Un PD dove le Correnti siano solo il punto d’incontro di opinioni plurali ma pronte a seguire le indicazioni della maggioranza uscitta dai Congressi. Il PD non ha dato una bella immagine di se.  
Le linee programmatiche devono essere terreno di condivisione e convergenza interni anche per superare le correnti. Forse queste non si supereranno mai, anche se è auspicabile che non ci siano più o che, quantomeno, restino nell’alveo di differenti sensibilità utili ad una proficua sintesi sulle varie problematiche. Il guaio è quando diventano inesorabili strumenti di potere all’interno di un’organizzazione, e, al momento giusto, “cordate” elettorali; questo è il vulnus di nascita del PD, dove sin dall’inizio hanno contato più le tessere che le idee e i progetti.
Un PD dove il Leader eletto sia portavoce delle aspirazioni delle idee e richieste del popolo che lo ha eletto.
Il PD deve essere né leaderistico né orizzontale ma  sinceramente democratico, senza correnti; dove tutti saranno chiamati ad esprimere la propria opinione e dove tutti dovranno rispettare l’opinione della maggioranza ... fino al successivo, regolare e programmato Congresso.
Come organizzare le Agorà Democratiche?
Piace l’idea dell’Agorà! Ricorda un po’ l’impostazione di Barca …
I Circoli siano punti di ascolto e di raccordo sul territorio, veri punti di riferimento su tematiche da affrontare in gruppi di lavoro su singole tematiche, con diversi attori e coinvolgendo i nostri amministratori locali e politici di riferimento.
Le Agorà democratiche devono svolgersi nelle sedi di circolo e  nelle piazze e coinvolgere anche più Circoli del territorio, i corpi intermedi, le imprese locali e il mondo dell’associazionismo e del volontariato.
Si auspica che possano essere momento di apertura e di comunicazione tra il partito e la società. Il Circolo di Monte Porzio Catone, lo fa in parte o comunque prova a farlo da tempo, e superata la dura emergenza sanitaria riprenderà gli incontri in presenza e in maniera meglio organizzata.

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