A Monte Porzio Catone è attivo un Comitato per la difesa dell'Ambiente nato in contrapposizione ad un progetto di lottizzazione di una vasta area alle pendici del Tuscolo.
cittadini di Monte Porzio Catone a inizio del mese di dicembre hanno avuto modo di trovare affisso in alcuni esercizi commerciali o di aver ricevuto un volantino intitolato "COSTITUITO COMITATO PER LA SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE A MONTE PORZIO CATONE" (v. Volantino di Presentazione del Comitato).  

È stata la prima uscita pubblica di un'Associazione socioculturale senza scopo di lucro e apartitica, nata il  31 ottobre 2014 con lo scopo di diffondere le tematiche della difesa dell’ambiente e della salute, in riferimento alle problematiche legate al nostro territorio e con particolare attenzione all'area che ricade nel Parco regionale dei Castelli RomaniIl Comitato, il cui sito web è http://comitatotutelamonteporziocatone.wordpress.com/, è aperto a chiunque abbia a cuore l'ambiente.  Di recente è stato pubblicato sul sito del Comitato e diffuso il “Comunicato n.1 – ai cittadini di Monte Porzio Catone.

Evidenziamo i punti essenziali, partendo dalla importante premessa: "… nonostante il Piano Regolatore Generale del Comune di Monte Porzio Catone ed i vincoli paesaggistici esistenti sembrassero allontanare qualsiasi pericolo, subito dopo l’estate, siamo venuti a conoscenza di un progetto, il cui obiettivo era l’edificazione di una vasta zona, il cui perimetro parte dal Fosso di Lucidi-Convitto Nazionale ed arriva fino a Villa Mondragone, comprendendo tutte le aree della località Monte Ciuffo e, conseguentemente, il territorio alle pendici del monte Tuscolo.  L’attuazione di un tale progetto significherebbe distruggere un polmone verde, che garantisce a tutti noi di respirare aria pulita e priva di agenti inquinanti, significherebbe assediare col cemento un territorio ricco di testimonianze storiche, archeologiche e monumentali, significherebbe circondare di luce l’Osservatorio, significherebbe minacciare l’attuale assetto idrogeologico della zona e di tutto il territorio comunale sottostante, a valle della strada statale Maremmana inferiore, creando un carico non previsto nell’ urbanizzazione dell’ area, già critica considerando il numero di nuclei abitativi insediatisi nei passati decenni".  Si tratta del progetto di lottizzazione proposto dall'Associazione Temporanea di Scopo (ATS) “Sviluppo Monte Ciuffo”.

Per inciso ricordiamo che a seguito di un primo contatto avvenuto con i referenti del Comitato, l’Amministrazione comunale (come riportato nel nostro bollettino di ottobre/novembre 2014), nella persona di Roberta Silo (Assessore del Comune di Monte Porzio Catone competente per l’Assetto del Territorio) è intervenuta presso la Regione Lazio per la tutela delle aree verdi minacciate da eventuali nuove lottizzazioni sia in località  Monte Ciuffo che nella zona prospiciente il Barco Borghese.  L’Ufficio regionale competente, presa visione delle varianti al Piano Regolatore generale (PRG) di Monte Porzio Catone varate negli anni scorsi, ha preso atto della non ammissibilità delle osservazioni pervenute da privati al PTPR (Piano Territoriale Paesaggistico Regionale) riguardo alle zone indicate; osservazioni che miravano ad allentare i vincoli delle due zone rispetto all’edificabilità. E il sindaco di Monte Porzio Catone, Emanuele Pucci, ha direttamente rassicurato il Comitato sulla non edificabilità dell'area sottoposta a vincoli ambientali, ribadendo quanto espresso anche in una recente intervista al giornale "Il Tuscolo" che “… Non ci saranno altre costruzioni né a Valle Formale né a Monte Ciuffo. Da questo punto di vista ho voluto personalmente rassicurare il Comitato di difesa del territorio che si è costituito di recente …“. 

Il Comitato di Salvaguardia ambientale, pur in presenza di risposte e rassicurazioni ricevute "... premesse, della cui veridicità non ci sentiamo di dubitare, come comitato (e come cittadini)...", sottolinea in particolare che:
  • "... La passata amministrazione del comune di Monte Porzio nel corso della commissione urbanistica del 16/06/2013 ha consigliato all’ATS Sviluppo Monte Ciuffo di costituirsi a Consorzio Obbligatorio per far cancellare o allentare (in Regione) l’ultimo forte vincolo paesaggistico in modo da dare il via alle cementificazioni”.
  •  “La motivazione ufficiale che muove questo progetto è un’ opera di realizzazione dei servizi primari e secondari carenti nella zona; peccato che il PTPR già garantisca la possibilità di portare servizi alle abitazioni esistenti senza bisogno di alcun permesso speciale e/o di allentare il vincolo paesaggistico. In realtà il vero obiettivo è il cambiamento di stato di destinazione dei terreni da boschivi (che non hanno affatto bisogno di servizi primari e secondari) a residenziali".  
  • “L’ attuale giunta comunale può, dunque portare questi servizi senza far intervenire privati visto che gli abitanti della zona pagano regolarmente la tassa sui servizi comunali dei quali non possono usufruire (N.B. Sarà un caso se la nuova illuminazione pubblica installata a v. Tuscolo è stata interrotta giusto al confine della zona delimitata dal progetto in questione lasciando fuori tutto il perimetro di cui sopra?)."
Per tutte queste motivazioni il Comitato chiede in particolare alle Amministrazioni competenti (Comune e Regione) " ... perché loro inderogabile compito, di adoperarsi per trovare le alternative per un impiego sostenibile dei terreni a monte della Maremmana, dalla rivalorizzazione delle colture autoctone, allo sviluppo di piani verdi di rimboschimento, alla tutela della fauna selvatica, al reimpiego delle aree per scopi educativi, didattici e turistici (vedi Villa Lucidi e Convitto, patrimonio storico/educativo da salvaguardare e su cui investire come patrimonio pubblico), ecc.". 
E' possibile contattare il comitato tramite mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . 

Condividi questa pagina...

Copyright © 2013. Riproduzione riservata.