I Programmi integrati a Monte Porzio Catone all’attenzione della Commissione Urbanistica del Consiglio regionale
Il
primo ottobre 2020 si è tenuta, in videoconferenza, l’audizione presso la Commissione Urbanistica del Consiglio regionale del Lazio, richiesta dalle Associazioni Civiche di Monte Porzio Catone e da forze politiche (Associazione Commercianti, Associazione “Ripartiamo dai Beni Comuni”, Associazione “Punto&Basta”, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle) in merito ai tre Progetti presentati da alcuni privati al Comune di Monte Porzio, utilizzando la formula dei Programmi Integrati. Progetti che richiederebbero l’attuazione di varianti al Piano Regolatore Generale vigente e per i quali la Giunta comunale di Monte Porzio Catone ha già espresso la sua approvazione con atti di indirizzo nell’agosto scorso.
I rappresentanti dei richiedenti l’audizione hanno esposto alla Commissione le puntuali ragioni della loro opposizione ai Progetti presentati, esprimendo la convinzione che essi altro non siano che una mera forma di speculazione edilizia, finalizzata al solo interesse dei privati proponenti.
In una memoria, illustrata dai proponenti la richiesta di audizione, sono state evidenziate innanzitutto le ragioni che fanno ritenere inapplicabile l’utilizzo dello strumento dei Programmi Integrati, per le evidenti incongruenze con la Legge regionale 22/97, che li disciplina.
In secondo luogo sono state espresse le perplessità derivanti dalle problematiche ambientali e sociali che un cospicuo aumento di popolazione provocherebbe nel tessuto economico e territoriale di Monte Porzio Catone, che attualmente è al di sotto dei 9.000 abitanti (livello oramai stabile da oltre dieci anni). Notevoli sono, già oggi, le criticità che affliggono il territorio, che sarebbero accentuate da nuove residenze.
Dei progetti si è messo in luce l’intento squisitamente speculativo coperto da una contropartita economica che, a detta dei richiedenti l’audizione, evidenzia l’utilizzo mercificatorio dei Programmi integrati. Un intento finalizzato al solo interesse dei privati, che dai cambi di destinazione urbanistica otterrebbero enormi plusvalenze economiche.
Non ci sono in generale preclusioni allo strumento dei Progetti Integrati, ma preclusioni a quei progetti integrati proposti, sì, per i tanti motivi esposti nell'audizione. Non c'è una preclusione a nuove strutture commerciali, ma c'è una opposizione a un grande insediamento commerciale, in un'area dove già il TAR si è espresso in maniera negativa, che sancirebbe la fine definitiva delle attività commerciali cittadine, già in forte crisi. La preoccupazione dell'Associazione commercianti è la mancanza di una visione generale per dare uno slancio al commercio nel territorio, la mancanza assoluta di un piano per il commercio.

Degna di nota è l’assenza della Amministrazione comunale di Monte Porzio Catone, nonostante l’invito a partecipare all’audizione da parte Presidenza della Commissione, Amministrazione che non ha ritenuto di essere presente a nessun livello.

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